La sentenza offre all’A. l’occasione per riepilogare la ratio e gli effetti dell’istituto della compensatio lucri cum damno con specifico riferimento alle polizze infortuni non mortali. Da questa prospettiva ci si interroga, dunque, se in sede di liquidazione del danno conseguente a un fatto illecito debba sempre tenersi conto dei vantaggi che la vittima abbia percepito in forza dell’indennizzo previsto dalla assicurazione infortuni o se, invece, contrariamente a quanto affermato dalla giurisprudenza di legittimità, si debba procedere al cumulo dell’indennità assicurativa e del risarcimento del danno alla persona.
In bilico tra cumulare e compensare. La non applicabilità della compensatio lucri cum damno alle polizze infortuni non mortali
Chiara D'Elia
2024-01-01
Abstract
La sentenza offre all’A. l’occasione per riepilogare la ratio e gli effetti dell’istituto della compensatio lucri cum damno con specifico riferimento alle polizze infortuni non mortali. Da questa prospettiva ci si interroga, dunque, se in sede di liquidazione del danno conseguente a un fatto illecito debba sempre tenersi conto dei vantaggi che la vittima abbia percepito in forza dell’indennizzo previsto dalla assicurazione infortuni o se, invece, contrariamente a quanto affermato dalla giurisprudenza di legittimità, si debba procedere al cumulo dell’indennità assicurativa e del risarcimento del danno alla persona.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
D_ELIA_compensatio.pdf
non disponibili
Tipologia:
PDF Editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
253.75 kB
Formato
Adobe PDF
|
253.75 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.