Informazioni sanitarie erronee sul giornale e responsabilità del produttore: il carattere “intrinseco” del difetto nella zona grigia tra bene e servizio

Con la sentenza in commento, la Corte di Giustizia dell’UE afferma che la copia fisica di un giornale contenente un consiglio sanitario errato che, se seguito, può causare un danno al lettore, non costituisce un prodotto difettoso ai sensi della Dir. 85/374/CEE e, pertanto, l’editore del giornale non è oggettivamente responsabile del danno. La sentenza esprime, dunque, un favor nei confronti della responsabilità per colpa nel settore della stampa. D’altronde, nello stabilire che il difetto deve essere costituito da un elemento “intrinseco” al prodotto, la decisione non esclude del tutto la rilevanza della responsabilità da prodotto difettoso in ipotesi di informazioni inesatte. Ad esempio, il principio formulato dalla Corte sembra mantenere nell’ambito della Direttiva de qua il difetto di informazione, così come, nell’ambito delle tecnologie digitali emergenti, i software che rendono difettosi dei beni tangibili.