In un’intervista al settimanale Die Zeit del 19 maggio 2020, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, allora Vice Cancelliere e Ministro delle Finanze, ha parlato di «momento Hamilton» per descrivere la congiuntura storica nella quale si trovava l’Unione Europea e il calibro delle decisioni da prendere per affrontare le sfide generate dalla pandemia di Covid-19. Alexander Hamilton, primo Segretario al Tesoro USA, è considerato il fautore dell’unificazione economica degli Stati Uniti d’America, per aver deciso nel 1790 di mutualizzare, assumendoli a livello federale, i debiti accumulati dalle tredici ex colonie americane durante la Guerra d’indipendenza dalla Gran Bretagna. Evocando la figura storica di Hamilton, Scholz intendeva esprimere anzitutto il suo appoggio a forme di (temporanea) mutualizzazione del debito degli Stati membri UE, come via d’uscita dalla crisi economica generata dalla pandemia. Eppure, è evidente che non può parlarsi di «momento Hamilton» senza interrogarsi al contempo sulla natura politica della svolta impressa da alcune scelte di matrice economica che le istituzioni europee hanno assunto per risollevare l’economia del continente dopo lo shock pandemico. Il presente contributo si propone di verificare se la strada intrapresa dall’Unione e dagli Stati membri consentono di ritenere che l’Unione Europea abbia davvero raggiunto il suo «momento Hamilton». A tal fine, e allo scopo di offrire la panoramica più ampia possibile sui risvolti politici, giuridici ed economici del Next Generation EU, il contributo propone dapprima una valutazione del suo quadro normativo e dei criteri di erogazione e impiego dei fondi. Quindi, le osservazioni si sposteranno sulle implicazioni istituzionali di NGEU per la democrazia europea e sulle prospettive di conversione del meccanismo in componente strutturale del bilancio UE.
Next Generation EU e PNRR: Risorse, obiettivi e portata strategica
alessandro mario amoroso
;giammaria Gotti
2021-01-01
Abstract
In un’intervista al settimanale Die Zeit del 19 maggio 2020, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, allora Vice Cancelliere e Ministro delle Finanze, ha parlato di «momento Hamilton» per descrivere la congiuntura storica nella quale si trovava l’Unione Europea e il calibro delle decisioni da prendere per affrontare le sfide generate dalla pandemia di Covid-19. Alexander Hamilton, primo Segretario al Tesoro USA, è considerato il fautore dell’unificazione economica degli Stati Uniti d’America, per aver deciso nel 1790 di mutualizzare, assumendoli a livello federale, i debiti accumulati dalle tredici ex colonie americane durante la Guerra d’indipendenza dalla Gran Bretagna. Evocando la figura storica di Hamilton, Scholz intendeva esprimere anzitutto il suo appoggio a forme di (temporanea) mutualizzazione del debito degli Stati membri UE, come via d’uscita dalla crisi economica generata dalla pandemia. Eppure, è evidente che non può parlarsi di «momento Hamilton» senza interrogarsi al contempo sulla natura politica della svolta impressa da alcune scelte di matrice economica che le istituzioni europee hanno assunto per risollevare l’economia del continente dopo lo shock pandemico. Il presente contributo si propone di verificare se la strada intrapresa dall’Unione e dagli Stati membri consentono di ritenere che l’Unione Europea abbia davvero raggiunto il suo «momento Hamilton». A tal fine, e allo scopo di offrire la panoramica più ampia possibile sui risvolti politici, giuridici ed economici del Next Generation EU, il contributo propone dapprima una valutazione del suo quadro normativo e dei criteri di erogazione e impiego dei fondi. Quindi, le osservazioni si sposteranno sulle implicazioni istituzionali di NGEU per la democrazia europea e sulle prospettive di conversione del meccanismo in componente strutturale del bilancio UE.File | Dimensione | Formato | |
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