La «digitalizzazione del mondo» che contraddistingue l’era contemporanea prospetta (promette, a detta di alcuni; minaccia, a detta di altri) anche per il diritto penale profonde trasformazioni: tra queste, è ora particolarmente vivace il dibattito sulle potenzialità (e i rischi) della c.d. «compliance digitale», ovverosia sul possibile impiego di nuove tecnologie (ad esempio: intelligenza artificiale, blockchain o big data analytics) da parte di società ed enti per la gestione dei propri processi interni ed esterni di “conformità normativa”. Con il presente contributo, le Autrici intendono esplorare, nella prima parte, le “promesse” della digitalizzazione dei compliance programs, utilizzando quale banco di prova il d. lgs. 231/2001, per poi estendere lo sguardo oltre i modelli di prevenzione del rischio-reato. Nella seconda parte, invece, l’analisi si concentra sui rischi connessi alla compliance digitalizzata, quale strumento di predictive policing privato. Le riflessioni conclusive intendono, infine, mettere in luce i diversi piani d’intersezione – a livello di politiche globali ed europee – tra la nozione di «sostenibilità» e le prospettive della transizione digitale della compliance.

Promesse e rischi della compliance penale digitalizzata

G. Morgante;G. Fiorinelli
2022-01-01

Abstract

La «digitalizzazione del mondo» che contraddistingue l’era contemporanea prospetta (promette, a detta di alcuni; minaccia, a detta di altri) anche per il diritto penale profonde trasformazioni: tra queste, è ora particolarmente vivace il dibattito sulle potenzialità (e i rischi) della c.d. «compliance digitale», ovverosia sul possibile impiego di nuove tecnologie (ad esempio: intelligenza artificiale, blockchain o big data analytics) da parte di società ed enti per la gestione dei propri processi interni ed esterni di “conformità normativa”. Con il presente contributo, le Autrici intendono esplorare, nella prima parte, le “promesse” della digitalizzazione dei compliance programs, utilizzando quale banco di prova il d. lgs. 231/2001, per poi estendere lo sguardo oltre i modelli di prevenzione del rischio-reato. Nella seconda parte, invece, l’analisi si concentra sui rischi connessi alla compliance digitalizzata, quale strumento di predictive policing privato. Le riflessioni conclusive intendono, infine, mettere in luce i diversi piani d’intersezione – a livello di politiche globali ed europee – tra la nozione di «sostenibilità» e le prospettive della transizione digitale della compliance.
2022
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