La sentenza n. 259 del 2019 della Corte costituzionale ha accolto il ricorso (per conflitto di attribuzioni) sollevato dalla Regione Emilia-Romagna contro l’atto con cui la commissione disciplinare dell’Ordine dei medici di Bologna aveva sanzionato – radiandolo – l’assessore alle politiche della salute. Una sanzione che è quasi un atto di ritorsione politica, perché ha concluso in modo manifestamente sproporzionato uno scontro in atto da tempo tra l’Ordine e la Regione (e che ha fatto seguito alla sospensione di alcuni dirigenti del servizio di emergenza-urgenza della ASL di Bologna). La vicenda è la seguente: l’11 aprile 2016 la Giunta emiliano-romagnola ha deciso di autorizzare l’impiego di personale infermieristico specializzato nell’assistenza sanitaria d’emergenza. Una decisione che è risultata tanto sgradita all’Ordine da portare alla radiazione dell’assessore alle politiche della salute, medico iscritto al relativo albo. L’Ordine infatti ha ritenuto che l’assessore, avendo permesso al personale infermieristico di praticare atti di competenza medica, avrebbe violato il divieto deontologico di delegare simili atti a personale non medico, e seppur con una condotta esterna all’esercizio della professione, avrebbe leso il prestigio e il decoro della categoria.
Il governo della sanità spetta alla regione e non all'ordine dei medici
Arcuri A.
2020-01-01
Abstract
La sentenza n. 259 del 2019 della Corte costituzionale ha accolto il ricorso (per conflitto di attribuzioni) sollevato dalla Regione Emilia-Romagna contro l’atto con cui la commissione disciplinare dell’Ordine dei medici di Bologna aveva sanzionato – radiandolo – l’assessore alle politiche della salute. Una sanzione che è quasi un atto di ritorsione politica, perché ha concluso in modo manifestamente sproporzionato uno scontro in atto da tempo tra l’Ordine e la Regione (e che ha fatto seguito alla sospensione di alcuni dirigenti del servizio di emergenza-urgenza della ASL di Bologna). La vicenda è la seguente: l’11 aprile 2016 la Giunta emiliano-romagnola ha deciso di autorizzare l’impiego di personale infermieristico specializzato nell’assistenza sanitaria d’emergenza. Una decisione che è risultata tanto sgradita all’Ordine da portare alla radiazione dell’assessore alle politiche della salute, medico iscritto al relativo albo. L’Ordine infatti ha ritenuto che l’assessore, avendo permesso al personale infermieristico di praticare atti di competenza medica, avrebbe violato il divieto deontologico di delegare simili atti a personale non medico, e seppur con una condotta esterna all’esercizio della professione, avrebbe leso il prestigio e il decoro della categoria.File | Dimensione | Formato | |
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Il governo della sanità spetta alla Regione e non all’Ordine dei medici-20-22.pdf
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