A seguito dell’entrata in vigore del Codice del Terzo settore (d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117), è stato posto, da diverse amministrazioni, il problema del coordinamento delle norme in tema di rapporti fra Terzo settore e P.A. e le norme in tema di contratti pubblici, di derivazione europea. Il contributo, dopo aver ricostruito i contenuti essenziali della riforma del Terzo settore e le caratteristiche dell’ente del Terzo settore, affronta i contenuti e gli effetti del parere del Consiglio di Stato n. 2052 del 2018, che ha affrontato il tema, e ne critica i contenuti, proponendo una ricostruzione diversa del rapporto fra Codice del Terzo settore e Codice dei contratti pubblici,improntata ad una lettura “costituzionale” del ruolo degli enti del Terzo settore.
La “saga” della sussidiarietà orizzontale
Luca Gori
2020-01-01
Abstract
A seguito dell’entrata in vigore del Codice del Terzo settore (d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117), è stato posto, da diverse amministrazioni, il problema del coordinamento delle norme in tema di rapporti fra Terzo settore e P.A. e le norme in tema di contratti pubblici, di derivazione europea. Il contributo, dopo aver ricostruito i contenuti essenziali della riforma del Terzo settore e le caratteristiche dell’ente del Terzo settore, affronta i contenuti e gli effetti del parere del Consiglio di Stato n. 2052 del 2018, che ha affrontato il tema, e ne critica i contenuti, proponendo una ricostruzione diversa del rapporto fra Codice del Terzo settore e Codice dei contratti pubblici,improntata ad una lettura “costituzionale” del ruolo degli enti del Terzo settore.File | Dimensione | Formato | |
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