L’obiettivo di questo articolo è presentare i risultati dell’esperienza di un gruppo di 9 regioni italiane sul percorso e le scelte adottate nell’introdurre la prevenzione all’interno di più ampi sistemi di misurazione delle performance. Il progetto di ricerca-azione durato tre anni 2010-2012 e caratterizzato dalla collaborazione e continua interazione fra i ricercatori e i professionisti attraverso gruppi misti si è articolato in tre fasi: i) individuazione di indicatori per la misurazione delle performance della prevenzione; ii) selezione degli indicatori più significativi; iii) verifica della fattibilità e validità delle misure individuate sulla base dei dati empirici. Gli indicatori condivisi sono riferiti ai seguenti ambiti: malattie infettive, sicurezza sul lavoro, sicurezza alimentare e nutrizione, salute animale, stili di vita e screening. Per ciascun settore sono state definite le schede di calcolo, gli standard da conseguire e le fasce per valutare i risultati. Oltre a ripercorre le varie fasi della metodologia l’articolo commenta i risultati ottenuti anche attraverso esempi riportando in modo critico i limiti e le opportunità della misurazione dei servizi di prevenzione in Italia. Il gruppo di ricerca ha individuato circa 80 indicatori calcolabili dai flussi esistenti. Un numero di indicatori consistente, sebbene non esaustivo, che permette comunque di svolgere un primo confronto fra le aziende sanitarie. I principali limiti dello studio sono riconducibili prevalentemente all’eterogeneità, attendibilità dei flussi informativi ed alle scelte organizzative che rendono, in alcuni casi, difficile la misurazione dell’efficienza e talvolta anche dell’attività stessa come per alcune attività svolte dall’igiene e sanità pubblica. Risvolti pratici dello studio sono visibili per le regioni che partecipano al network di valutazione dei servizi sanitari coordinato dal laboratorio management e sanità della Scuola Sant’Anna di Pisa, che ha integrato questo set di indicatori nel più ampio sistema che confronta le performance nei vari ambiti in modo sistematico e pubblico.
Valutazione e misurazione dei servizi di prevenzione. Limiti e potenzialità derivanti da uno studio interregionale
VAINIERI, Milena;FABRIZI, Anna Cristina;
2013-01-01
Abstract
L’obiettivo di questo articolo è presentare i risultati dell’esperienza di un gruppo di 9 regioni italiane sul percorso e le scelte adottate nell’introdurre la prevenzione all’interno di più ampi sistemi di misurazione delle performance. Il progetto di ricerca-azione durato tre anni 2010-2012 e caratterizzato dalla collaborazione e continua interazione fra i ricercatori e i professionisti attraverso gruppi misti si è articolato in tre fasi: i) individuazione di indicatori per la misurazione delle performance della prevenzione; ii) selezione degli indicatori più significativi; iii) verifica della fattibilità e validità delle misure individuate sulla base dei dati empirici. Gli indicatori condivisi sono riferiti ai seguenti ambiti: malattie infettive, sicurezza sul lavoro, sicurezza alimentare e nutrizione, salute animale, stili di vita e screening. Per ciascun settore sono state definite le schede di calcolo, gli standard da conseguire e le fasce per valutare i risultati. Oltre a ripercorre le varie fasi della metodologia l’articolo commenta i risultati ottenuti anche attraverso esempi riportando in modo critico i limiti e le opportunità della misurazione dei servizi di prevenzione in Italia. Il gruppo di ricerca ha individuato circa 80 indicatori calcolabili dai flussi esistenti. Un numero di indicatori consistente, sebbene non esaustivo, che permette comunque di svolgere un primo confronto fra le aziende sanitarie. I principali limiti dello studio sono riconducibili prevalentemente all’eterogeneità, attendibilità dei flussi informativi ed alle scelte organizzative che rendono, in alcuni casi, difficile la misurazione dell’efficienza e talvolta anche dell’attività stessa come per alcune attività svolte dall’igiene e sanità pubblica. Risvolti pratici dello studio sono visibili per le regioni che partecipano al network di valutazione dei servizi sanitari coordinato dal laboratorio management e sanità della Scuola Sant’Anna di Pisa, che ha integrato questo set di indicatori nel più ampio sistema che confronta le performance nei vari ambiti in modo sistematico e pubblico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.