L’obiettivo qui perseguito è quello di rivisitare criticamente la nozione di doppia transizione, digitale e climatica. Per conseguirlo, verranno analizzati in primo luogo alcuni dei concetti in uso nel dibattito sulla nuova era geologica (Antropocene, rivoluzione cibernetico-digitale), e ciò per definire alcuni tratti salienti della contemporaneità (1). In secondo luogo, si porranno in luce: 2) la persistenza degli spessori e delle fratture della materialità tanto organica quanto cibernetica; 3) la consistente resistenza al mito della smaterializzazione delle asimmetrie di potere dotate di effettività ai vari livelli spaziali della politica, in cui ambiente e sistemi tecno-sociali interagiscono e confliggono. Un caso esemplare, di formula presuntivamente risolutiva, è costituito dalla nozione di ‘sostenibilità digitale’. Non ne esiste una definizione condivisa (4,5); ciò nonostante, questo sintagma, come si vedrà, è stato trasformato in un mantra che in molti casi legittima automaticamente come incontrovertibili le proposte di mera gestione tecnologica delle strategie di sviluppo. Per converso, verranno lumeggiate due diverse nozioni di insostenibilità, ambientale e socio-politica; ciascuna, pur pertinente ad un proprio, e specifico, ambito di riferimento, interagisce con l’altra: tecnologie e sistemi materiali di relazioni sono intrecciate fin dal principio, in forma non neutrale né indolore.
IA e i dilemmi dell’Antropocene. Rivoluzione cibernetico-digitale ed emergenze climatiche
B. Henry
2024-01-01
Abstract
L’obiettivo qui perseguito è quello di rivisitare criticamente la nozione di doppia transizione, digitale e climatica. Per conseguirlo, verranno analizzati in primo luogo alcuni dei concetti in uso nel dibattito sulla nuova era geologica (Antropocene, rivoluzione cibernetico-digitale), e ciò per definire alcuni tratti salienti della contemporaneità (1). In secondo luogo, si porranno in luce: 2) la persistenza degli spessori e delle fratture della materialità tanto organica quanto cibernetica; 3) la consistente resistenza al mito della smaterializzazione delle asimmetrie di potere dotate di effettività ai vari livelli spaziali della politica, in cui ambiente e sistemi tecno-sociali interagiscono e confliggono. Un caso esemplare, di formula presuntivamente risolutiva, è costituito dalla nozione di ‘sostenibilità digitale’. Non ne esiste una definizione condivisa (4,5); ciò nonostante, questo sintagma, come si vedrà, è stato trasformato in un mantra che in molti casi legittima automaticamente come incontrovertibili le proposte di mera gestione tecnologica delle strategie di sviluppo. Per converso, verranno lumeggiate due diverse nozioni di insostenibilità, ambientale e socio-politica; ciascuna, pur pertinente ad un proprio, e specifico, ambito di riferimento, interagisce con l’altra: tecnologie e sistemi materiali di relazioni sono intrecciate fin dal principio, in forma non neutrale né indolore.File | Dimensione | Formato | |
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